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Fiorella Pierobon ha trovato la forza ed acquisito la consapevolezza per iniziare un personalissimo viaggio, nel mondo e in se stessa, che le consente una crescita costante – sia come donna che come artista – insieme a un continuo mettersi in discussione anche di fronte a quelle certezze consolidate che ne avrebbero minato l’evoluzione interiore e artistica.

I dipinti di Fiorella non cercano un contatto diretto con la realtà, non corrispondono a sintesi estreme del dato visivo reale, ma sono semplicemente stati d'animo ed emozioni espresse di fronte alla storia di certi luoghi, all'umano dramma spirituale di alcune persone e all'incontro con quella luce in grado di ripristinare la quiete originale e rimettere ogni cosa al proprio posto. I suoi colori sono densi, intensi, brillanti ed in certi casi impertinenti quando si sostituiscono alle forme. La materia si struttura attraverso cromie che, spesso, prendono consistenza direttamente dalle mani della pittrice. Ne consegue un vortice lento, ma costante, un continuo moto centripeto che ipnotizza e cattura l'attenzione su ciò che l'occhio umano, da solo, non potrebbe mai incontrare. 

 

Le superfici di Fiorella sono luoghi d'incontro e palcoscenici di eventi: lo spazio é sempre un elemento attivo e il fondo dialoga e interagisce direttamente con la luce. Ne scaturiscono composizioni che non devono necessariamente rappresentare il pensiero dell'artista, ma far entrare le proprie suggestioni in contatto diretto con le emozioni del fruitore ed avere un rapporto soggettivo con ognuno di loro. La luce é l'elemento strutturante nei dipinti di Fiorella: non un bagliore accademico che regola l'armonia della struttura, ma un'accensione cromatica che si sviluppa nel cuore della materia e che rende ogni suo lavoro contemplativo.

 

Le sue opere non si spiegano, le sue sculture non vanno interpretate: l'arte di Fiorella va semplicemente partecipata e vissuta. Solo allora possiamo percepire la magia che porta ogni bambino, così come succedeva ad ogni pellegrino, a credere ancora ai sogni e alle coscienti illusioni.  Misteri di vita.  Forza della luce e della fede quando crediamo in ciò che facciamo.

Maurizio Vanni

museologo, storico, critico dell'arte

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